29 Aprile 2023
Il sindaco Domenico Bennardi, nella seduta di Consiglio convocata il 2 maggio, riferisca in aula la decisione di azzerare la Giunta. Sembra che la scelta di licenziare l’esecutivo sia avvenuta tra pochi intimi e sarebbe scaturita più dai contrasti interni alla coalizione che dalla reale volontà di un cambio di passo dell’attività amministrativa. Di conseguenza, in queste ore sono in corso le consultazioni per trovare una nuova squadra di governo e comporre una nuova maggioranza in Consiglio.
Manovre che non suscitano alcuna sorpresa, perché erano nell’aria da tempo. Ma ancora una volta è possibile certificare che una cosa è raccogliere consensi al primo turno, con risultati numerici risicati, altra cosa è amministrare la cosa pubblica con quelle stesse realtà ampiamente minoritarie nell’elettorato cittadino. Da questo punto di vista, l’azzeramento della giunta rappresenta l’ennesimo fallimento politico, il terzo della serie, per chi ha annunciato un progetto politico abbandonato per strada per poi ripiegarsi su egoismi e singoli protagonisti mai armonizzati al principio del bene pubblico.
L’Amministrazione comunale in questi quasi tre anni si è caratterizzata per la distribuzione di incarichi e nomine di sottogoverno ad amici e parenti, tralasciando di affrontare con serietà e determinazione le problematiche cittadine. Triste il risultato, di un governo cittadino che non è riuscito ad eseguire attività e progettualità in larga parte ereditate dalla precedente amministrazione né, tanto meno, a dare seguito al proprio programma elettorale. Un’incapacità amministrativa che non ha evidenziato nessuna soluzione e prospettiva per la città, dimenticando i suoi giovani che continuano ad abbandonare Matera, perché costretti a non credere più nel suo futuro, per non parlare della sofferenza dei ceti meno abbienti.
Ma quale nuovo corso. Oltre a non affrontare le problematiche cittadine, in larga parte tutte in alto mare, questa amministrazione si è distinta per creare conflitti interni ed esterni.
Significative alcune prese di posizione registrate nel mondo produttivo, sindacale e professionale della città. Non sono state trovate soluzioni, né alle criticità storiche, né a quelle sopravvenute nell’ultimo periodo e adesso il sindaco è costretto a trovare una minima maggioranza in Consiglio per cercare di portare avanti un logora attività amministrativa.
Sì, di questo si tratta, tanto più che non ci possono essere legami con un’amministrazione che ha praticamente fallito, dimostrando grande incapacità nel governare una città che ha invece bisogno di una classe politica capace di affrontare le problematiche e non impegnata in chiacchiere o tatticismi per mantenere posizioni e privilegi per pochi a danno della collettività.
La posizione politica di Matera Civica è sempre stata chiara e coerente e vorremmo che ci sia, da parte delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, la trasparenza necessaria.
I cittadini materani la pretendono.
Se non si conoscesse la sua parabola politica e le sue modalità d’ingaggio, rispetto alla gestione del potere e a ciò che produce, quasi quasi si sarebbe tentati di adagiarsi in un comodo oblio della memoria, per quanto, non sarà possibile farlo, Bennardi rimarrà nella storia come il sindaco per caso.
Matera Civica